Spero che ognuna di voi abbia almeno un foulard nel proprio armadio perché è già un accessorio cult, da rivisitare per l'estate 2020. Non è un pezzo per nonne, ma il fazzoletto da vere dive urban chic! Funzionale come nessun altro accessorio: da usare come fascia nei capelli, con un nodo dolce sotto la nuca, come turbante in arabian mood, come cintura su una tuta intera, per scaldare ed arricchire il collo o come fiocco annodato al manico della borsa, quasi come fosse un charm. Quello che fa la differenza è il tessuto (la seta, il cotone…) e la fantasia del foulard: anni ‘60, anni ‘70, anni ’80, stile Pucci o Hermes, Gucci o Ferragamo. Oggi vincono le fantasie vintage e quelle da cavallerizza.
Un’alternativa al foulard urban chic è la bandana, un accessorio le cui origini risalgono addirittura al vecchio west, quando il famoso fazzoletto di cotone, decorato, colorato, a fantasia, veniva indossato legato intorno al collo e alzato per proteggere naso e bocca dalla polvere.
Cosa vuol dire la parola #Foulard?
Il termine Foulard proviene dalla lingua francese e vuol dire fazzoletto di seta.
Il termine #Bandana? Significa stringere, legatura, legaccio o fiocco.
Dopo aver introdotto questi due accessori, lo scontro si apre tra le fantasie su due capi:
1. l’abito foulard – ha il taglio di un fazzoletto, la stampa vintage e porta con se una ventata di colori estivi che vanno dal bianco, al blu marine, all’oro. Ideale per una passeggiata di shopping nell’isola caprese.
2. l’abito bandana, con fantasia cachemire e diverse sfumature del mare è il capo perfetto da portare in valigia per serate senza fine nelle isole Greche.
Secondo voi, quale tra i due capi ha vinto la sfida di stile?
Foto di LG. Diritti riservati
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